Questo libro è una raccolta di note sulla fotografia , alcune già pubblicate in rete ma aggiornate, altre già pronte per la pubblicazione ma mai pubblicate, altre ancora scritte ad hoc: riflessioni e approfondimenti sulla fotografia, aneddoti di un fotografo di strada, recensioni di letture che lo hanno formato e coinvolto e alcune, poche, note tecniche.
Un’antologia di scritti che ha un comune denominatore: la fotografia.
Un viaggio tra pensieri, immagini, realtà vissuta, emozioni e qualche provocazione.
RECENSIONE DI ANTONIO DI MARIA
Festosi scampanellii annunciano la tardiva recensione di Fotosintesi , del Prof.Alessandro Rizzitano. Vicende personali ed obiettive difficoltà spiegano tale ritardo.
L'amministratore è mio amico da quasi sessant'anni ed è stato il mio Virgilio fotografico: mi ha incoraggiato, spronato , consigliato ; è persona intelligente e di rara sensibilità e gli devo il mio ingresso ,sofferto ,nel mondo della foto digitale.
La riconoscenza, che mai tende al servo encomio, anche perchè sono stato ripetutamente bacchettato....., mi pone in una difficile situazione.Fotosintesi è opera da lenta masticazione e digestione, proprio perchè non ti intimidisce con la sua mole ne' con uno stile ampolloso o arido.E allora? mi è riuscito difficile definirla.Colpa delle polemicuzze spicciole con l'autore e di talune dispettose ripicche o punzecchiature?Inevitabile quando ci si affranca da un Nume tutelare, ma è altrettanto inevitabile l'esigenza di essere onesti e sinceri.
Ho obiettato al ns. Amministratore una presunta frammentarietà dell'opera, da me paragonata ad una donna avvenente che ti fa intravedere conturbanti nudità per poi respingerti garbatamente.
Ma cosa vorrebbe il nostro seduttore? Tutto! Sapere, comprendere,orientarsi perfettamente , e senza sforzo, nel mondo complesso della Fotografia.
Ma è un'antologia !Io avrei voluto qualcosa di piu' profondo! Avrei voluto un trattato completo di grammatica,sintassi, stile, da assimilare evidentemente in non piu' di un'ora......E invece, ecco un manuale di conversazione , diviso per sezioni: " al Ristorante, in Albergo etc".Ma qui troviamo: ritratto , generi fotografici, b.n e colore, postproduzione, approcci fotografici etc...Forse sarebbe piu' corretto parlare di dizionarietto filosofico della fotografia, senza lamentarsi del fatto che talune problematiche potrebbero essere affrontate in maniera piu' completa.
Pretendere di avere un libro fotografico a mio uso e consumo è come voler imporre a tutti i costi una determinata temperatura del colore o escludere o includere arbitrariamente parti della foto, o raddrizzare linee cadenti o ampliare margini.Eh si, c'è qualcuno che lo fa!......Dunque, bisogna accontentarsi di accenni, di schemi sintetici da integrare personalmente con l'osservazione e lo studio.
Bisogna apprezzare l'importanza di una serie di stimoli....stimolanti ed appetitosi, per fortuna lontani da aridi tecnicismi. E' ovvio che ci si puo' indignare legittimamente quando vengono, credo strumentalmente, sviliti cinema e letteratura.Non sono sterili onanismi espressivi e narrativi, ma sono vita al pari delle foto di strada, perchè l'immaginazione è essa stessa una forma di realtà in potenza, spesso quasi in atto.
Il libro va letto piu' volte e bisogna meditarci sopra ,soprattutto quando scattiamo.